Rika Usami: il sorriso di Soke Inoue

Sono sempre scettica riguardo stages aperti ad un largo numero di partecipanti ed evito solitamente di aderire. Per principio ed esperienza.

Oggi mi sento felice di aver derogato a questa mia consuetudine, presenziando nella giornata di ieri allo stage di Shito Ryu, svoltosi a Noventa Padovana.

Il magico mondo di Inoue interpretato e tradotto per noi da Rika Usami, la stupefacente ex campionessa mondiale e attuale allenatore della nazionale giapponese, ha nutrito i miei sogni ormai un po scialbi….

Non saprei dire quanto tempo sia passato dall’ultimo stage di vero shito al quale ho partecipato, ma di sicuro era un tempo nel quale ancora erano chiare le peculiarità di ognuno degli stili praticati e nessuno si improvvisava nell’apprendimento. Umilmente si chiedeva al Maestro di condividere i suoi insegnamenti e la risposta affermativa era considerata un onore. Tralasciando la parte nostalgica e di sicuro anacronistica delle pratiche di insegnamento legate alla nostra arte marziale, vorrei evidenziare quanto oltre ci siamo spinti nella definizione della nuova fonte di insegnamenti: you tube, il maestro per eccellenza dei nostri giorni.

La fortuna ha voluto che gli organizzatori fossero due figure illuminate con le quali ho avuto modo di dialogare e scambiare opinioni sulle tendenze degli ultimi tempi nell’ambiente agonistico del nostro paese, che creano anche in loro qualche perplessità. Mi riferisco al Maestro Francesco Favaron ed al tecnico Giovanni Leccese. Negli ultimi 5 anni, grazie all’incontro tra i maestri Favaron e Yoshimi Inoue, si è consolidata una collaborazione che ha aperto le porte dell’Italia ad un metodo interpretativo dello stile shito ryu, che ha riscontrato un gran numero di consensi. La necessità di chiarezza e di un riferimento tecnico valido, ha trovato nel “metodo Inoue”una risposta di tutto rispetto, dovuta allo studio e all’applicazione di alcuni accorgimenti, volti al miglioramento dell’espressione del kata. Giovanni Leccese è tra i primi giovani tecnici della nostra federazione a riconoscere il valore di questo nuovo sviluppo dello stile e comincia così ad applicarne i principi e diffonderli.

Ammirati dalle movenze di Rika, siamo stati condotti attraverso l’eleganza della tradizione verso l’efficacia della tecnica che si è imposta a livello agonistico internazionale. Molti sono gli spunti di riflessione che possono aiutarci a rimettere ordine nella pratica, dissipando forse col tempo, tutti quei dubbi generati dall’apprendimento improvvisato via web che tanto spopola di questi tempi.

Di certo porterò con me la bellissima frase che il Soke Inoue era solito ripetere dolcemente, per intendere un modo ed una metodologia del fare karate: “praticate sempre col sorriso”….

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 Aut. Carmen Sansonetti